Chiudiamo gli occhi e immaginiamo di trovarci intrappolati in un corpo, il nostro, che non ci permetta di camminare, correre e neppure di parlare come vorremmo, di capire ciò che per tutti è semplice, scontato, banale. Immaginiamo di svegliarci in un complesso di membra scoordinate, deformi, considerate ridicole o brutte dalla maggior parte delle persone e a causa di esse venirne discriminati. Immaginiamo di trovarci prigionieri di una corazza che non ci permetta di esprimere le nostre emozioni, né di sorridere senza sbavare e di mangiare senza sporcarci.
Immaginiamo anche solo per un attimo di trovarci al posto di una qualsiasi delle migliaia di persone disabili che da anni vivono imprigionate nei loro corpi.
Con il progetto OASI dei Bambini vorremmo dare loro la possibilità di ‘uscirne’, non sentirne il peso, di essere guardati negli occhi e basta, avvertire il rispetto, la solidarietà, l’empatia e l’attenzione ai loro bisogni da parte di chi si prenda cura di loro, la possibilità di decidere e di essere ascoltati anche quando fosse difficile farlo.
E che i loro diritti fondamentali, che sono gli stessi dei coetanei normodotati, siano ricordati, enunciati, gridati e soprattutto rispettati.
Per quanto riguarda l’aspetto della formazione professionale, è prevista l’attuazione di un corso di formazione Montessori adatto a bambini con disabilità da parte dell’Istituto Montessori di Bucarest (MIB), che è da tempo nostro partner. Il dipendente del Centro Pilota, l’educatore Montessori, sarà formato professionalmente per applicare i principi Montessori, già attuati per gli altri bambini, alle esigenze dei nuovi beneficiari (Aggiungi indicazioni a Mariana Ulita).