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Caduto il regime dittatoriale di Ceausescu, la stampa internazionale entra in Romania e trova un Paese provato e alla deriva. Denuncia, tra gli altri drammi, quello dell’abbandono di centinaia di migliaia di bambini; tra questi, 30.000 infettati colpevolmente con il virus dell’HIV.
Mino Damato, il fondatore di Bambini in Emergenza, decide coraggiosamente di intervenire e portare loro un aiuto concreto. Dopo aver ristrutturato i due padiglioni pediatrici dell’Ospedale Victor Babes di Bucarest, Casa Doru e Casa Andreea, dove erano ricoverati in condizioni disumane un centinaio di bambini in stadio di AIDS conclamato, realizza un intero centro residenziale di accoglienza e cura, il Centro Pilota Andreea Damato dove poter ospitare i bambini via via dimessi dai due padiglioni. La sfida era evitare il loro rientro negli orfanotrofi (lager) di provenienza.
È il progetto principale di Bambini in Emergenza, in cui siamo impegnati da più di vent’anni. Dal 1997 ad oggi il Centro Pilota ha saputo adattarsi alle mutevoli condizioni del contesto sociale, dando una risposta concreta alle contingenti emergenze che negli anni hanno colpito l’infanzia romena, accogliendo e restituendo alla Vita centinaia di bambini. Nato come polo residenziale e di cura per minori abbandonati sieropositivi e malati di AIDS, oggi offre ospitalità e assistenza a piccoli nati da madri HIV+/ AIDS e a bambini abbandonati non malati.

In Romania siamo l’unica struttura privata autorizzata ad accogliere e ad assistere bambini sieropositivi abbandonati.

IL CENTRO PILOTA NEL DETTAGLIO 
Il Centro Pilota è costituito da 6 case famiglia, una Chiesa di legno, un laboratorio di stomatologia, uana foresteria, due serre, un ampio orto, un meleto con 1400 piante e 30 arnie.
Per l’accoglienza, la cura e l’assistenza dei bambini ospitati, il Centro Pilota si avvale di:
  • Una delegazione di Suore Francescane Missionarie di Assisi (che dal 1999 collaborano con Bambini in Emergenza);
  • Personale locale, dei vicini villaggi, addetto alle mansioni domestiche ed alla manutenzione, alla logistica ed all’approvvigionamento del Centro;
  • Personale altamente qualificato (assistenti sociali, psicologi, psicoterapeuti, infermieri, educatori), provenienti dalla vicina città di Bucarest;
  • Gruppi di volontari italiani che raggiungono il Centro per effettuare visite mediche specialistiche ai bambini e per la manutenzione straordinaria delle strutture.
Nel Centro Pilota ogni dettaglio è curato con attenzione, affinché anche l’ambiente possa essere di conforto, di aiuto e di stimolo ai piccoli ospiti, per il recupero delle loro capacità psico-fisiche ed affettive, fortemente compromesse dallo stato di deprivazione vissuto con l’abbandono. Anche al bello (dei colori, dei disegni, dell’armonia delle forme) voluto in ogni ambiente del Centro, è affidato il compito di curare e di restituire ai bambini la capacità e la gioia di ammirare, di fantasticare, di scoprire e di recuperare la perduta fiducia nel mondo esterno ed in se stessi.
Il Centro Pilota collabora con le autorità locali (Protezione dei Minori, municipalità, ispettorati) e nazionali (Ministero del Lavoro, della Famiglia e della Protezione Sociale, Ministero dell’Educazione, Ambasciata d’italia), con gli ospedali della capitale (Victor Babes e Matei Bals) e con le altre organizzazioni umanitarie presenti sul territorio.
COME LAVORIAMO
Ai piccoli ospiti del Centro Pilota viene garantito il meglio, in ogni ambito, affinché possano non solo recuperare lo ‘svantaggio’ di essere stati abbandonati, ma addirittura acquisire un quid pluris che consentirà loro un reinserimento, di successo, nella società.
IL CENTRO PILOTA E LA COMUNITA’ LOCALE 
Nonostante l’integrazione del Centro Pilota nel territorio in cui è inserito e nel quale opera sia stata ostacolata da ripetuti tentativi di sabotaggio’ (furti, danneggiamenti, restrizioni su autorizzazioni, discriminazione ed emarginazione dei bambini, etc.) e tutt’ora si lotti, quotidianamente, per tutelare i diritti dei suoi piccoli ospiti e per poter continuare a lavorare in loro favore, il Centro ha rappresentato e rappresenta un importante strumento di cooperazione allo sviluppo 
I nostri Volontari

Lucia

“L’incontro con i bambini della Fondazione ti fa sentire vivo, e ti fa vivere meglio la tua vita perché
rimetti in discussione tutto non dai più nulla per scontato, inizi ad apprezzare le minime cose della vita.”

Miriam

“Il minimo che noi possiamo fare per loro è dargli amore, fino al giorno
in cui tutti loro avranno l’AMORE di una mamma e di un papà!”